Il suo lavoro è una ricerca che lo riporta indietro nel tempo, ai valori ancestrali della civiltà umana, raffigurati simbolicamente da figure antropomorfe, chiamate metaforicamente Primitivi.
Giuseppe Maiorana è uno scultore nato a Palermo nel 1971; dopo la sua laurea in Economia e diversi anni di lavoro nel settore finanziario in Italia e all’estero, si è dedicato completamente al mondo dell’arte scegliendo Pietrasanta come sede della sua creazione e produzione di sculture in bronzo.
Il suo lavoro è una ricerca che lo riporta indietro nel tempo, ai valori ancestrali della civiltà umana, raffigurati simbolicamente da figure antropomorfe, chiamate metaforicamente Primitivi.
Primitivi è un viaggio nell’inconscio dell’uomo, tra immagini e simboli, tra mitologia e spiritualità. Immagini e simboli che da sempre hanno manifestato un potere mistico e magico. Miti e leggende, pur di origini così diverse, stabiliscono simboli universalmente riconosciuti di ciò che appartiene al substrato originario della collettività umana.
Un modello di comportamento remoto ma attuale, oltre le influenze del tempo e dell’ambiente, che accomuna gli esseri umani e le culture antiche e moderne.
Il primitivo è il Totem come espressione della saggezza dell’individuo che nasce sulle fondamenta della saggezza delle generazioni precedenti, assorbita ed elaborata.
Margherita Hack ha scritto: “Il progresso della conoscenza avviene perché noi possiamo basarci sul lavoro dei grandi geni che ci hanno preceduto”.
Allo stesso modo le tradizioni, la cultura, i valori vengono trasmessi a noi tutti da quanti hanno avuto la sensibilità e l’intelligenza di farci questo dono.
Il Totem rappresenta proprio il fluire di questo patrimonio fino a noi.
Così la testa che sta in cima poggia su una base solida: le teste di chi ci ha preceduto.